L’insulino-resistenza (IR) è una patologia che coinvolge il metabolismo energetico dei cavalli. Principalmente colpisce i cavalli anziani, obesi o che non seguono un corretto regime alimentare. Vi sono inoltre alcune razze predisposte geneticamente a questa patologia. Questa sindrome si verifica soprattutto a seguito di un permanente eccesso di zuccheri nel sangue. Gli zuccheri stimolano la produzione di insulina, la quale favorisce l’assorbimento dello zucchero all’interno delle cellule, affinché venga utilizzato per produrre energia. Lo zucchero in eccesso non convertito in energia viene immagazzinato sotto forma di glicogeno o grasso per un suo utilizzo successivo. La capacità del cavallo di immagazzinare glicogeno e grasso è però limitata e quando tale limite fisiologico di stoccaggio viene raggiunto, si instaura un meccanismo di difesa da parte delle cellule che bloccano la loro risposta all’insulina, fermando l’utilizzo del glucosio. Inevitabilmente questo rimane nel sangue e causa uno stato di iperglicemia permanente.
Alle volte l’IR può verificarsi anche a seguito della sindrome di Cushing, l’alterazione della funzionalità dell’ipofisi, la ghiandola che condiziona l’attività delle ghiandole surrenali. Questo si traduce in un rilascio insufficiente di insulina da parte del pancreas, causando, anche in questo caso, uno stato di iperglicemia.
L’iperglicemia accresce il rischio di un incremento patologico del colesterolo e/o dei grassi nel sangue, aumenta l’incidenza di problemi riproduttivi nelle fattrici e di stati pro-infiammatori cronici, che se gravi possono portare anche alla laminite.
La funzionalità del metabolismo energetico può essere monitorata attraverso l’analisi del sangue con l’aiuto di un veterinario.
Cosa si può fare?
Se il nostro cavallo soffre di questa patologia o presenta le condizioni favorevoli ad una sua comparsa, fortunatamente già grazie ad alcuni accorgimenti di tipo gestionale possiamo riuscire ad arrestarne la progressione. Tra questi si può:
– preferire l’impiego di energia proveniente principalmente da grassi, oli e fibra digeribile. Somministrare concentrati con basse quantità di amido (< 15%) preferibilmente gelatinizzato, quindi pre-digerito per il cavallo (cereali estrusi);
– scegliere fieno di prato tardivo con bassi livelli di carboidrati non strutturali;
– preferire l’accesso al pascolo durante le prime ore della mattina;
– predisporre un piano di lavoro regolare.
Queste raccomandazioni generali sono comunque valide anche per i cavalli che tendono al sovrappeso o che manifestano una sensibilità particolare nei confronti dei carboidrati, così da evitare qualsiasi possibile conseguenza negativa per la salute dei nostri cavalli.
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