Per evitare di mettere a rischio la salute degli animali è importante scegliere mangimi prodotti secondo elevati standard igienici sanitari ed esenti da sostanze che possano alterare l’aspetto nutrizionale degli alimenti, come le micotossine.

L’esposizione a questi funghi può causare diverse patologie tanto più l’animale ne è oggetto: nel caso del cavallo, che può vivere 30 o più anni, il pericolo di incorrere in  problemi (riproduttivi, digestivi, neurologici e atletici) è ancora più reale, con conseguenti perdite economiche legate a cattive prestazioni in caso di cavalli utilizzati per competizioni.

Gli equini in particolare sono notevolmente sensibili alle fumonisine, un gruppo di micotossine prodotte dai funghi Fusarium verticillioides e Fusarium proliferatum che contaminano i cereali, come ad esempio il mais. All’interno del gruppo delle Fumonisine la fumonisina  di tipo B1 (FB1) è la più tossica ed è responsabile dell’insorgenza della leucoencefalomalacia equina. I primi casi associati a questa malattia si sono verificati all’inizio del ‘900 negli USA dove più di 2000 cavalli morirono a causa dell’ELEM (Equine Leukoencephalomalacia) e da allora numerosi focolai sono stati segnalati in tutto il mondo. Tutti gli episodi si sono sviluppati in cavalli che hanno assunto attraverso la dieta mais o sottoprodotti del mais ammuffiti e contaminati dalle spore tossiche del fungo. Anche se le fumonisine sono generalmente associate al mais non si può escludere la loro presenza anche su altri cereali (es. orzo e avena) e foraggi. La sindrome neurologica chiamata leucoencefalomalacia o più comunemente conosciuta come “avvelenamento da mais ammuffito” (“modly corn poisoning”) causa un rammollimento della sostanza bianca che si trova all’interno del cervello che determina la morte del tessuto stesso. Gli equidi sono le uniche specie in cui le fumonisine causano tali lesioni al sistema nervoso centrale. Il decorso dell’ELEM è generalmente breve, con un inizio improvviso di segni clinici seguiti dalla morte entro poche ore o giorni. I segni clinici più comuni includono diminuzione dell’assunzione di cibo, depressione, atassia (incoordinazione), cecità, stiramento della testa, stupore marcato, iperestesia (ipersensibilità al tatto e al suono), ipereccitabilità, sudorazione profusa e convulsioni. La morte può anche avvenire senza segni clinici evidenti.

Vista l’evidenza scientifica che correla l’esposizione alle fumonisine all’ELEM, la Commissione Europea ha emanato una raccomandazione sulla presenza di micotossine nei prodotti destinati all’alimentazione animale (2006/576/CE). Per quanto riguarda gli equini, il limite imposto ad ogni Stato Membro da rispettare nei mangimi complementari e completi è di 5 ppm con umidità al 12%.

In questo contesto è bene assicurarsi che il mangime che diamo al nostro cavallo provenga da un mangimificio che applica un protocollo mirato per il controllo e la verifica della presenza di micotossine. E’ importante che il test per l’analisi delle micotossine sia fatto non solo sulle materie prime ma anche sul prodotto finito per assicurarsi di non aver contaminato il prodotto in uno dei vari passaggi della catena produttiva.

Tutti gli alimenti Cortal Horse sono formulati con materie prime lavorate internamente con cereali controllati per micotossine.

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