Da sempre si sa che il fieno di medica è un prodotto ideale per l’alimentazione dei cavalli.
La medica fieno è più nutriente rispetto agli altri foraggi raccolti allo stesso stadio di maturazione; infatti apporta una maggiore percentuale proteica, una maggior concentrazione di calcio e risulta avere più energia digeribile oltre che una minore concentrazione di carboidrati non strutturali, quali zuccheri e amidi.
Per queste caratteristiche è l’alimento adatto per quei cavalli che presentano la sindrome metabolica equina o con problemi muscolari e per quegli equini che hanno elevate esigenze nutrizionali come fattrici in allattamento, puledri e cavalli da corsa. È utile anche un’integrazione con questo foraggio quando il fieno somministrato ai cavalli è di scarsa qualità, per aumentare l’apporto di nutrienti al cavallo.
È un ottimo alimento anche per i cavalli che manifestano insulino-resistenza, grazie al suo basso contenuto di zuccheri. Il foraggio di medica, inoltre, essendo ricco di calcio, è indicato nei cavalli che soffrono di gastrite o ulcere, poiché funge da tampone gastrico.
Alcuni allevatori credono che la medica renda i cavalli “caldi”; in realtà, essendo più energetica rispetto agli altri foraggi, il rovescio della medaglia può essere l’aumento di peso se il cavallo non fa attività fisica, ma non va ad agire sul temperamento del cavallo.
È un ottimo alimento per i cavalli sportivi, a meno che questi non siano sottoposti ad eccessivo sforzo fisico oppure la stagione non sia troppo calda dato che il metabolismo proteico crea più calore rispetto a quello del grasso o dei carboidrati e questo calore aggiunto può compromettere la capacità del cavallo di eliminarlo dando quindi origine a disidratazione dovuta all’extra-sudorazione e maggiore incidenza di casi di stress da calore.
Altro aspetto da tenere sotto controllo è che se un cavallo mangia più proteine rispetto alle sue esigenze, aumenterà anche l’abbeveraggio con conseguente aumento della produzione di urina ricca di ammoniaca che può andare ad irritare le vie respiratorie dei cavalli stessi. Questi disturbi si rilevano soprattutto nei puledri che spesso sono stesi a terra dove l’ammoniaca è più concentrata.
Bisogna prestare attenzione a non esagerare con l’eccessiva somministrazione di medica in quanto oltre ad un inutile dispendio economico, si potrebbero verificare episodi di malattie ortopediche dello sviluppo nei puledri (DOD Developmental Orthopedic Desease), sovraccarico da parte dei reni o del fegato per quei cavalli che soffrono di insufficienza renale o epatica e infine non è consigliato per i cavalli da endurance dato che l’elevato apporto di proteine e calcio ne aumenterebbero il calore.
Attenzione solo nei cavalli che sono affetti da ipercaliemia, malattia che consiste in un’eccessiva concentrazione fisiologica di potassio nel sangue, elemento che se non tollerato va a provocare contrazioni muscolari, tremori e paralisi muscolari.
Oltre all’aspetto nutrizionale è importante tener conto anche della bontà del foraggio che viene somministrato al cavallo.
Quindi… come scegliere la medica giusta?
Innanzitutto deve essere di buona qualità, profumata, priva di muffe e priva di tracce di terriccio; è importante che ci sia un buon rapporto foglia-stelo dato che i nutrienti principali si trovano nella foglia, mentre nello stelo la parte più fibrosa.
Il colore deve essere verde brillante: questo è indice di qualità superiore per una maggiore presenza di foglia e dal colore si può risalire allo stato del foraggio al momento della raccolta e dello stoccaggio.
Possiamo dunque dire che il fieno di medica è un alimento importante per l’alimentazione dei cavalli ma è importante anche pianificare con uno specialista l’inserimento nella dieta di questo prodotto in modo da evitare tutte le problematiche sopra elencate.
Concludiamo dunque dicendo… medica si…ma nella giusta quantità!
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