Il microbiota equino è composto da una complessa comunità di popolazioni microbiche presenti in ogni parte dell’apparato digerente. Il tipo e la funzione del microbiota presente cambiano da un segmento all’altro del tratto digestivo e queste diverse popolazioni devono lavorare in armonia per mantenere l’omeostasi e ridurre il rischio di malattie e disturbi gastro-intestinali.
Il microbiota nello stomaco e nelle prime sezioni dell’intestino tenue ha la funzione di digerire amidi, zuccheri, fibre prontamente fermentescibili e proteine.
Nell’intestino crasso, invece, i microbi aiutano a fermentare e digerire le fibre più complesse della dieta, compresa la cellulosa.

Idealmente, il microbiota equino sarebbe lo stesso in tutti i cavalli, ma le quantità relative a ogni microrganismo possono variare tra animale e animale: per questo il microbiota di ciascun cavallo è unico. Le maggiori variazioni sono causate da effetti stagionali sul tipo e sulla qualità del foraggio, cambiamenti nella dieta, gestione, età, infezioni da agenti patogeni ed eventuali trattamenti antibiotici.

Studi recenti si sono concentrati sul “asse microbioma-intestino-cervello” e su come una sua alterazione possa influire negativamente sul comportamento. Ad esempio, diete squilibrate con eccessi di amido crudo o non sufficientemente cotto possono sconvolgere l’equilibrio del microbiota e creare un ambiente più acido. Le connessioni tra i sistemi nervoso, immunitario e neuroendocrino potrebbero quindi essere influenzate negativamente, portando a comportamenti indesiderati come reattività, nervosismo, aggressività e stereotipie.
I cambiamenti negativi possono portare a una varietà di malattie e disturbi, tra cui ulcere gastriche, diarrea, coliche, coliti e laminiti, oltre ad avere un effetto negativo sul sistema immunitario, portando ad una maggiore suscettibilità alle malattie infettive.

Per mantenere un microbiota sano è bene avere alcuni semplici accorgimenti:
• apportare sempre modifiche graduali alla dieta, di solito nell’arco di circa due settimane;
• prestare particolare attenzione alla quantità di amido crudo o non sufficientemente cotto della razione;
• somministrare integratori per il supporto del microbiota;
• assicurarsi che siano disponibili foraggi adeguati o mangimi ricchi di fibra in caso di scarsa qualità del foraggio;
• monitorare i cavalli per eventuali segni di stereotipie che possono essere un segno precoce di stress o scarso benessere;
• monitorare l’assunzione di cibo e i comportamenti aggressivi, poiché nei cavalli con disturbi digestivi è stata osservata una diminuzione dell’assunzione di mangime e un aumento dei comportamenti aggressivi.

Come proprietario di un cavallo è bene quindi essere consapevoli della sua salute gastro-intestinale e saper riconoscere i segnali che potrebbero indicare problemi legati al suo microbiota.

Un prodotto che può essere inserito nella dieta del cavallo sia in prevenzione che in caso di comparsa di sintomi di malfunzionamento del tratto digestivo è Forasand, che agisce come protettore della mucosa gastrica e delle pareti intestinali formando un gel protettivo e lenitivo grazie alla presenza di psyllium e semi di chia nella sua formulazione.

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